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Immagine del redattoreCaterina Siciliano

ASMR nel cinema: è possibile!

L’ASMR spesso è associato a video di persone che si riprendono mentre mangiano, ma questa è solo una branca del suddetto fenomeno e sarebbe riduttivo e svalutante pensare che si tratti solo di questo. Siccome si sviluppa sottoforma di formicolio provocato in tutto il corpo da scene visive/uditive, si può tranquillamente associare a particolari scene cinematografiche, non tutte ovviamente.


Che cos'è e a cosa serve

Descrizione visiva dell'ASMR



Andando più nello specifico, innanzitutto bisogna definire la sigla ASMR: Autonomous Sensory Meridian Response. Si tratta di una risposta automatica che parte dal nostro cervello e si sviluppa sotto forma di una sensazione piacevole in tutto il corpo. Ma una risposta a cosa esattamente? A stimoli uditivi e visivi che partono da qualcosa che sentiamo e/o vediamo nel mondo che ci circonda. Esistono tanti tipi di stimoli, tra cui, come dicevo prima, la visione e l’ascolto di “rumori” che provengono dal cibo (una delle numerose tipologie di ASMR). ASMR può essere potenzialmente qualsiasi tipo di suono che ci circonda, a patto che ci procuri una particolare soddisfazione e sensazione di rilassamento. Ad esempio per alcune persone determinati suoni possono provocare fastidio, mentre ad altri possono piacere. In ogni caso, lo scopo primario è quello di rilassare e, che ci crediate o no, questo fenomeno è presente anche nel cinema.


Perché esiste nel cinema?

"Monologo della busta" estratto dal film American beauty di Sam Mendes
"Monologo della busta" estratto dal film American beauty di Sam Mendes

Esistono film in cui c’è molta azione, movimento e di conseguenza poco spazio per i momenti di silenzio, più lenti da digerire. Ci sono tuttavia tanti altri film in cui i personaggi non parlano, dando voce ai suoni della scenografia che, per quanto possano sembrare irrilevanti, sono invece parte fondamentale del complesso perché donano un significato in più alla scena stessa. Di solito si tratta di scene in cui la camera si focalizza su dei dettagli precisi, che possono essere delle mani che scivolano su un corpo, delle mani che scrivono su un foglio o su una tastiera, il cucchiaino che gira nella tazzina di caffè, delle pennellate su una parete, ordinare la stanza e molto altro. Il tutto spesso senza la presenza di uno sfondo musicale, proprio perché appunto il focus è lo stimolo visivo e uditivo provocato da una determinata azione.


L'ASMR si inserisce nella categoria "musica" nei film?

Scena estratta dal fim Mother! di Darren Aronofsky
Scena estratta dal fim Mother! di Darren Aronofsky

È interessante il tema della musica perché l’ASMR può essere definito, in modo un po’ più poetico, già musica di per sé, in quanto si tratta di suoni che hanno lo scopo di farci “centrare” nel nostro presente. Nei film lo scopo è lo stesso: quello di dare rilevanza a una scena visiva. In questi casi, se sono presenti altri tipi di suoni, sicuramente si tratterà di una musica lieve e che rimane molto in sottofondo rispetto ai suoni principali. Questo tipo di scenari all’interno di un film o una serie tv possono servire a farci concentrare di più rispetto a quello che stiamo guardando. Sono momenti di “vita lenta” che rendono più piacevole la visione e ci possono far riflettere sul fatto che, sempre poeticamente parlando, possiamo rendere ogni nostro piccolo movimento come qualcosa di speciale.

In questo video qui capirete meglio di cosa si sta parlando.

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Marcello! è una testata giornalistica dedicata ai veri cinefili. A tutti coloro che amano il buio della sala cinematografica, l'odore dei pop-corn e la magia del grande schermo. Insomma, a tutti coloro che non riuscirebbero a vivere senza la settima arte.   

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