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CritiCult: Rocky, una saga diventata leggenda

Per chi ama il cinema, spesso la fine di un film è come una fastidiosa sveglia, che trascina fuori da quel mondo alternativo in cui ci eravamo immersi dimenticandoci di tutto come in un sogno, quel mondo che può essere fantastico, spaventoso, magico o eroico, quel mondo in cui abbiamo davvero creduto di vivere per alcuni attimi, che non avremmo voluto veder finire.


E se quella storia non fosse davvero conclusa? Se quell'universo avesse ancora qualcosa da raccontarci? Proprio per rispondere a queste domande il cinema ci ha fatto un regalo: le saghe!

Chi le ama, chi le odia, chi non ne perde nemmeno un minuto; di certo c'è che le migliori fanno parte della vita di tutti, anche di chi non le ha mai viste, perché sono entrate così a fondo nella memoria collettiva che sradicarle vorrebbe dire cancellare una parte di storia. Ed è quando questa storia diventa leggenda che nascono serie come quella di Rocky.


Rocky: la più grande storia di riscatto mai proiettata

Rocky nell'olimpo dei cult
Rocky nell'olimpo dei cult


Potrebbe dirsi impossibile trovare una persona che non riconosca l'esultanza in cima alla scala dopo una corsa sfiancante, l'urlo di gioia e sfogo che chiama "Adrianaaa!" o le note di una colonna sonora che ha segnato generazioni e decenni. Così a fondo si è impressa la saga di Rocky, che lo stesso volto di Sylvester Stallone è indissolubilmente quello del giovane pugile italo-americano.


Dal primo film del 1976, il personaggio di Rocky è tornato per altri cinque film, maturando, sbagliando e crescendo sul ring e fuori. La storia di un giovane pugile di Philadelphia, che sopravvive riscuotendo i crediti di un gangster, inizia a diventare mito quando questo ragazzo ha la possibilità di affrontare il campione dei pesi massimi per il titolo mondiale. Lo stesso Stallone scrisse la sceneggiatura e si ispirò a un sorprendente match del campione Muhammad Alì, messo in difficoltà sul ring da uno sconosciuto Chuck Wepner.


Con questa ispirazione, Stallone ha raccontato la storia di rivalsa sociale e sportiva più amata di sempre, madre di ogni altra sceneggiatura che si avvicini agli stessi temi. La determinazione, le vittorie, le cadute e le rivincite di questo eroe umile hanno permesso la creazione di un franchise che si fa fatica a chiudere e che continua a insegnarci a non arrendersi mai.

Guarda che il mondo non è tutto rose e fiori... e per quanto forte tu possa essere, se glielo permetti, ti mette in ginocchio e ti lascia senza niente per sempre. Né io, né tu, nessuno può colpire duro come fa la vita. Perciò andando avanti, non è importante come colpisci, l'importante è come sai resistere ai colpi, come incassi... e se finisci al tappeto hai la forza di rialzarti!

È questo che Rocky ci ha insegnato, che più è rimasto del suo personaggio in tutti questi anni, quella che è anche la sua dote migliore sul ring: prendere una serie infinita di colpi senza rimanere mai a terra.


La grandezza della saga creata da Sylvester Stallone

L'immortale Rocky IV
L'immortale Rocky IV

Le carte vincenti della serie di Rocky sono molteplici, una su tutte la colonna sonora composta quasi interamente da Bill Conti. Gonna Fly Now rimane uno dei temi più riconoscibili della storia della musica e del cinema.


La vicenda di Rocky, che prende il via nel primo film dall'incontro col campione Apollo Creed, prosegue con una rivincita in Rocky II. Il terzo film vede Rocky Balboa, diventato campione, alle prese con una nuova sfida, contro i propri demoni e i propri limiti.


Ma è forse Rocky IV il vero gioiello della saga, il più amato, il più rivisto, il più esaltante. Lo scontro tra Rocky e Ivan Drago, il pugile russo che aveva messo fuori gioco l'amico Apollo, è quello che ha creato il vero mito e ha raccontato, in anni di Guerra Fredda, un incontro tra ideologie che si conclude con un vero e proprio messaggio di pace, emblema di un ottimismo americano che Stallone ha in questo modo cristallizzato.


Rocky V e Rocky Balboa vedono il protagonista ormai ritirato, ma non ancora pronto a smettere di lottare. Spoiler: non lo sarà mai.


Una saga lunga trent'anni... e oltre

Creed: l'eredità di Rocky
Creed: l'eredità di Rocky

I film di Rocky sono usciti dal 1976 al 2006, ma continuano ad essere visti e rivisti, amati e commentati da appassionati e nuovi ammiratori. Oltre a non perdere il suo fascino, il franchise si è ulteriormente sviluppato in uno spin-off dedicato al figlio che Apollo non ha mai conosciuto: Adonis Creed.


Essere mentore di una giovane testa calda è forse l'ultima sfida che tiene in vita l'anziano Rocky, ormai leggenda vivente e monumento di Philadelphia. Il successo di Creed - Nato per combattere e i suoi due sequel dimostra che nessuno si è ancora rassegnato al ritiro di Rocky e al tempo che passa, né la sua città né noi spettatori.

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Marcello! è una testata giornalistica dedicata ai veri cinefili. A tutti coloro che amano il buio della sala cinematografica, l'odore dei pop-corn e la magia del grande schermo. Insomma, a tutti coloro che non riuscirebbero a vivere senza la settima arte.   

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