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ludovicacassano

Vertigo: le 5 curiosità su un noir immortale

Entriamo in punta di piedi in uno dei film più importanti della filmografia mondiale: Vertigo - titolo italiano è La donna che visse due volte - un’opera creata e diretta dal genio di Alfred Hitchcock.

È un film davvero molto complesso che mescola la psicoanalisi alle dinamiche tipiche dei generi giallo e thriller, ma orchestrato magistralmente e per questo riconosciuto dal British Film Institute come il più bel film statunitense mai realizzato.



Cosa dobbiamo aspettarci se non abbiamo ancora visto Vertigo

Poster originale in inglese di Vertigo, sfondo rosso, spirale bianca al centro e quattro immagini-scene del film
Poster originale di Vertigo

La trama è piena di colpi di scena e inizia con un uomo – un ex poliziotto – con una terribile fobia per l’altezza, tale da renderlo impotente e produrgli delle “vertigini” molto violente. John Ferguson – aka James Stewart -, detto Scottie per gli amici, è il poliziotto in questione ed ha sviluppato questo terrore da quando ha visto scivolare nel vuoto un suo collega durante un inseguimento. Episodio che che lo fa crollare emotivamente e a questo punto inizia la storia!


Prima vita di Madeleine

Siamo nella baia di San Franciso, si vede il Goilden Gate Bridge sullo sfondo e piccola una sagome femminile
Scena del film con sfondo Golden Gate Bridge


Lasciandosi alle spalle la divisa, Scottie vive una vita alquanto banale fino all'incontro con un suo vecchio amico e compagno di college, Gavin Estel, che gli chiede di sorvegliare sua moglie Madeleine - aka Kim Novak - vittima di strane ossessioni.

La donna sembrerebbe essere posseduta dalla bisnonna materna, Carlotta Valdés, che morì suicida a 26 anni ( Madeleine ha ora esattamente la stessa età della bisnonna).

Gavin temendo che si riproponga la stessa fine drammatica per la moglie ingaggia Ferguson. Scottie si rifiuta fino a quando non vede la donna e se ne innamora immediatamente; un vero e proprio colpo di fulmine!


Molto significativo è il momento in cui Scottie le salva la vita dopo che Madeleine si era gettata nelle acque fredde della baia di San Francisco, precisamente dal Golden Gate Bridge.

Tra i due nasce una relazione che si rivela sin da subito molto tormentata: la donna inizia a comportarsi in modo strano fino a condurlo nella missione spagnola di San Juan Bautista ed è in questo alternarsi tra sogno e realtà, tra passato e presente, tra fatti e finzioni che si svolge l'intero sviluppo di un film ricchissimo di suspence e colpi di scena.


Non diciamo altro perché, anche se qualsiasi cinefilo dovrebbe conoscere Vertigo a memoria, se siete tra i fortunati che hanno l'occasione di vederlo per la prima volta, non avete che da gustarvi uno dei capolavori indiscussi di Hitchcock e lasciarvi sorprendere dalla sua maestria.


Seconda vita di …

Sfondo nero e due donne spiccano: sono una biona che è Madeleine e una bruna che è Judy. Protagoniste del film Vertigo
Judy e Madeleine, protagoniste di Vertigo

Non diciamo altro perché, anche se qualsiasi cinefilo dovrebbe conoscere Vertigo a memoria, se siete tra i fortunati che hanno l'occasione di vederlo per la prima volta, non avete che da gustarvi uno dei capolavori indiscussi di Hitchcock e lasciarvi sorprendere dalla sua maestria.


Qualche "chicca" su Vertigo


Si vedono delle dita attaccate al corrimano di una scala irregolare, la famosa scena della scala di Vertigo
Famosa scala nel film Vertigo


Vertigo – La donna che visse due volte - è un film pionieristico per svariati motivi, ne citiamo solo alcuni:

  1. Viene realizzato in Technicolor e risulta estremamente moderno e sperimentale per l’epoca (1958).

  2. Hitchcock mette in scena una forte presenza psicologica esprimendola, più volte, nel concetto di “doppio”. Lo vediamo nel museo con la scena dell’immagine nell’immagine, oppure nella grande quantità di specchi presenti nel film a voler mostrare immagini riflesse vicine a immagini reali – finzione nella realtà e viceversa.

  3. Come in altri film, il visionario Alfred Hitchcock si ritaglia uno spazio nel film apparendo in un piccolo cameo; lo si può vedere camminare con una custodia da oboe nella mano.

  4. Molto significativo è il concetto di vertigine/spirale che si può vedere in più elementi del film: dalle vertigini di Scottie, all’acconciatura a spirale di Madeleine fino alla circolarità della vicenda.

  5. Per riprodurre l’effetto vertigine, durante le sensazioni di mancamento fisico e psichico di Ferguson, Hitchcock ha giocato a combinare la zoomata all’indietro con una lenta carrellata in avanti.

Quindi possiamo dire che...

Famosa scena in cui Scottie Ferguson, protagonista maschile, è appeso e guarda in basso terririzzato
Scottie Ferguson in un momento di panico causato dalle vertigini

Curiosità a parte, Vertigo è un film assolutamente perfetto e, nonostante il passare degli altri, ha dimostrato di avere ben più di due vite da spendere, rimanendo attualissimo nonostante i suoi 65 anni.

Non ci si stanca mai di godere di scene costruite ad hoc e perfettamente recitate, uno dei tratti peculiari del celebre e maniacale Alfred Hitchcock (se ve lo foste perso consigliamo di leggere il nostro Caccia al ladro ).


Infine, se vi dovesse venire voglia di fare come milioni di cinefili non esitate e andate nei pressi del Golden Gate Bridge e fate una foto cercando la perfetta inquadratura hitchcockiana. Certo non sarebbe un viaggetto da poco ma ne varrebbe la pena!

Oppure (per una serata più easy!) preparate popcorn e bevande, magari una copertina e un comodo sofà e buona visione con Vertigo, la donna che visse due volte!


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