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El Conde, storia e sarcasmo in un frullato cardiaco

Immaginatevi se uno dei più temibili dittatori della storia avesse la possibilità di continuare a seminare terrore e distruzione all’infinito, shakerandoli insieme in un mix rosso dal sapore ferroso. Immaginatevi se fosse immortale. Un’idea che già così è da pelle d’oca, no?


El Conde ha fatto il suo debutto su Netflix il 15 settembre, presentandoci il confronto più atteso della carriera cinematografica di Pablo Larraín, che nel corso delle sue produzioni ha sempre dovuto convivere con la presenza asfissiante e costante di un fantasma: Augusto Pinochet.

La sua filmografia infatti è stata spesso tormentata dalla dittatura cilena, Paese d’origine del regista. Attraverso El Conde trova il coraggio e l’occasione perfetta per affrontare direttamente la questione, e il personaggio responsabile di quei 16 anni e più di dittatura: Augusto Pinochet.



El Conde, Pinochet 50 anni dopo

Augusto Pinochet (Jamie Vadell) in una scena del film
El Conde - Augusto Pinochet (Jaime Vadell) in una scena del film

11 settembre 1973, 15 settembre 2023. Questa pellicola esce proprio 50 anni dopo il Colpo di Stato militare che in Cile portò alla morte di Salvador Allende e alla costituzione della Giunta militare cilena, di cui Augusto Pinochet fu nominato Presidente. In privato si dice preferisse farsi chiamare "Conte", da qui proprio il nome della pellicola di Larraín, ma nel mondo è sicuramente noto per essere ritenuto responsabile di svariate violazioni dei diritti, o meglio crimini contro l'umanità.


Chi è quindi El Conde?

La storia, impacchettata in un elegante bianco e nero, di Pinochet ci viene presentata da una voce femminile inglese, ripercorrendo i suoi momenti salienti sin dalle origini. Nato in Francia nel XIX secolo, viene dato in affidamento sotto il nome di Claude Pinoche (Jaime Vadell). Dopo essere entrato nell’esercito scopre la sua vera natura vampiresca. Un secolo dopo, nel 1973 partecipa a quella che effettivamente è stato il reale Colpo di Stato in Cile (occasione a cui il vero Augusto Pinochet aveva preso parte con un ruolo da protagonista assoluto), ritirandosi in seguito a vivere nelle periferie della città di Santiago, su un isolotto insieme alla moglie Lucía (Gloria Münchmeyer).


Lo spettatore è “invitato” ad assistere alla lunga vita del vampiro Pinoche, seguendo le sue imprese in più di due secoli di vita e vedendo come, dopo aver raggiunto l’apice della sua carriera, non abbia altro desiderio se non quello di morire. Sì, proprio così. Pinoche da tempo cerca di nutrirsi il meno possibile, nella speranza di arrivare al più presto a morire veramente. Ma ha scarsi risultati. Qualcuno trama contro di lui, lo vuole tenere in vita. Qualcuno di molto vicino a lui, che in realtà non vuole che sopravviva per amore, per rispetto o stima, ma perché essenzialmente mira ad avere la sua stessa fortuna: l’immortalità.



La passione di Carmencita

Carmencita (Paula Luchsinger) in una scena del film
El Conde - Carmencita (Paula Luchsinger) in una scena del film
Giovanna d'Arco (Renée Falconetti) in una scena del film
La Passione di Giovanna d'Arco - Giovanna (Renée Falconetti) in una scena del film

Nel momento in cui si verificano diversi omicidi di dubbia natura nei dintorni di Santiago, i figli di Pinoche e di Lucía decidono di indagare. Si tratta di vittime con i cuori strappati, e scomparsi nel nulla, modus operandi che li porta a dare subito la colpa al padre.

Quando però scoprono che lui sta cercando di morire, il loro interesse si sposta completamente sull’eredità che potrebbero ricevere.


E non sono gli unici con scopi economici. Anche Carmencita (Paula Luchsinger), suora che ufficialmente è stata scelta per esorcizzare Pinoche, in seguito si scopre dotata di un particolare sentore contabile, che la porta a scoprire dove e in cosa consistono le ricchezze del vampiro. All’inizio devotissima alla Chiesa e al suo statuto di suora, dopo aver conosciuto Pinoche sembra rivelare però anche un'altra natura, un’indole pericolosa e tutt’altro che paradisiaca.

Viene mandata per esorcizzare il Conte, ma alla fine l’anima che appare più liberata sembra proprio quella di Carmencita stessa.

Forse non ha potuto resistere alle proposte infernali del vampiro, ma forse non ha neanche voluto. Ed è questa sua battaglia interiore, pentita ma allo stesso tempo libera, che insieme alla sua fisionomia ce la rende tanto simile alla Giovanna D’Arco di Dreyer.


La voce narrante


L'arrivo della Iron Lady, scena tratta dal film
El Conde - L'arrivo della Iron Lady, scena tratta dal film

Sin dall’inizio tutte le vicende di Pinoche sono raccontate attraverso una voce narrante, di un personaggio che non partecipa attivamente, ma sembra conoscere tutto alla perfezione. Ed infatti è così: la voce è di qualcuno che effettivamente ha tenuto d’occhio Pinoche per tutta la sua vita, e che lo conosce fin dalla nascita. Infatti è sua madre, una vampira che, non potendosi occupare del bambino, lo aveva abbandonato nella speranza di dargli un futuro.

Nel momento in cui da semplice voce assume anche una fisicità, assume un ruolo attivo nelle vicende e raggiunge il figlio in volo, continuando a rivolgersi agli spettatori.

…Chiamatemi conservatrice, ma questa grande confidenza non andrebbe consentita

Uno spirito forte, di una donna che nel mondo reale si è fatta conoscere in tutto il mondo per le sue imprese e la sua politica, guadagnandosi il titolo di "Iron Lady"... Dobbiamo aggiungere altro? El Conde e la Iron Lady così si ricongiungono , sorseggiando insieme un buon frullato dal sapore ferroso, questa volta fatto con cuori di vampiro, il più pregiato ed efficace di tutti per rigenerare i tessuti corporei.

Pinoche e Margaret che frullano cuori
El Conde - Pinoche e Margaret che frullano cuori



...Alla salute.



Un plot twist inaspettato, ma sicuramente geniale. Larrain offre uno spezzato sulla situazione del Cile, attuale e passata, fornendo molti spunti di riflessione. Attraverso il bianco e nero rievoca il passato, ma le vicende permettono di capire che il presente si porta ancora dietro le tracce e i traumi di questo passato, in un volo che, come quello dei vampiri, non coinvolge solo il Cile, ma il mondo intero.


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