Elemental: alterare la chimica per migliorare sé stessi
- Tommaso Di Pierro
- 16 set 2023
- Tempo di lettura: 2 min
Fin dalla sua uscita, Elemental, 27esimo film della Disney Pixar, ha avuto un'accoglienza contrastante: dagli incassi negativi, poi in ascesa, alle critiche negative, non da parte di tutti certo, ma comunque consistenti. Ecco dunque il nostro pensiero sull'ultimo film della Pixar, uscito da pochi giorni su Disney+.
Elemental: gli elementi coesistono in (semi)armonia

Ad Elemental City, una città in cui tutti e quattro gli elementi coesistono, l'ostinata e giovane fiamma Ember è decisa a diventare una donna di successo ed ereditare il negozio di suo padre. L'incontro con lo spiantato Wade, un uomo d'acqua molto sensibile, e la concreta possibilità di perdere l'attività di famiglia, la spingono a cercare l'aiuto del gentile uomo acquatico, e a imparare da lui un importante lezione di vita su cosa si vuole davvero e con chi si sceglie di stare.
Lezioni importanti

Immigrazione, xenofobia, voglia di realizzarsi, di essere autonomi e di credere nei propri sogni: tutto questo è Elemental, un film ingiustamente sottovaluto e che invece ha tanto da dare. Una pellicola che, nella sua semplicità, risulta ricca di valori e di ideali da trasmettere, da quello della diversità a quello di prendere in mano il proprio destino, la propria missione, il proprio essere e stare al mondo con uno scopo ben preciso. Il divertimento non manca, anche se risulta evidente una certa mancanza di battute, le tematiche attuali della società odierna sono ben visibili e la pellicola ne cattura complessità e sfumature, per un prodotto, come sempre, fruibile per tutte le età e significativo soprattutto per le nuove generazioni.
In conclusione...

Visivamente ineccepibile, Elemental è un film che tocca le corde del cuore fino a commuovere. Forse privo di quella complessità emotiva che ha caratterizzato film come Inside Out (2015) e Soul (2020), ma capace comunque di analizzare quei problemi sociali ed esistenziali su cui tutti, prima o poi, devono fare i conti.
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