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Harry Potter e il Principe Mezzosangue: perché Piton uccide Silente?

Nel sesto capitolo della saga del giovane mago, Harry Potter e il Principe Mezzosangue, uno degli eventi più scioccanti e drammatici è la morte di Albus Silente per mano di Severus Piton. Questo atto ha lasciato lettori e spettatori attoniti, sollevando numerosi interrogativi sulle reali motivazioni dietro un gesto apparentemente crudele. La figura di Piton, già avvolta nel mistero e nell’ambiguità, si carica di un nuovo peso drammatico, alimentando il dibattito su quale sia il suo vero schieramento nella guerra contro Voldemort.


Per comprendere le ragioni di questa morte scioccante, occorre analizzare il contesto in cui avviene e il delicato gioco di alleanze, promesse e strategie che si intrecciano tra i personaggi.


Perché Piton uccide Silente in Harry Potter e il Principe Mezzosangue?

Piton in un frame del film Harry Potter e il Principe Mezzosangue

Silente, consapevole della maledizione mortale che lo sta lentamente consumando a causa di un anello Horcrux, affida a Piton un compito straziante: porre fine alla sua vita quando fosse giunto il momento. Questo non solo per evitare che Draco Malfoy, costretto da Voldemort a compiere l’omicidio, si macchiasse di un atto irreversibile, ma anche per consolidare la posizione di Piton tra i Mangiamorte, rendendolo un agente doppiogiochista ancora più prezioso. L’uccisione di Silente diventa dunque un sacrificio calcolato, un atto necessario per portare avanti il piano di resistenza contro Voldemort e assicurare che Piton mantenesse la fiducia del Signore Oscuro.


Il Voto Infrangibile stretto con Narcissa Malfoy aggiunge un ulteriore livello di complessità alla vicenda. Piton, legato da questa promessa, non avrebbe potuto sottrarsi senza pagarne le conseguenze con la vita. Ma più di ogni altra cosa, il suo gesto rappresenta un ultimo atto di fedeltà verso Silente, un atto di sofferenza e dedizione che solo alla fine della saga troverà piena spiegazione. La sua posizione di Preside di Hogwarts sotto il regime di Voldemort gli permette di continuare a proteggere gli studenti e, nonostante le apparenze, di agire ancora nell’ombra per contrastare il male.


L’uccisione di Silente da parte di Piton non è dunque il tradimento che molti avevano inizialmente creduto, ma un tassello doloroso e necessario in un piano più grande. Il professor Piton, lungi dall’essere il semplice antagonista che appariva all’inizio della saga, si rivela un personaggio tragico, costretto a scelte impossibili per un bene superiore.


La sua storia si intreccia inestricabilmente con quella di Silente, e il loro patto segreto diventa uno degli elementi chiave nella battaglia finale contro Voldemort. Solo alla fine, con la rivelazione dei suoi veri sentimenti e delle sue reali intenzioni, Piton verrà riscattato agli occhi di tutti, dimostrandosi uno degli eroi più complessi e sfaccettati dell'intera saga. Voi vedrete stasera in TV Harry Potter e il Principe Mezzosangue? O preferite fare un giro su Rai Play e guardare la storia vera de La bambina con la valigia? Altrimenti al cinema un'altra storia vera: The Brutalist!


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