La Gen Z vorrebbe vedere meno scene esplicite nei film e nelle serie TV: lo studio
I giovani dai 10 ai 24 anni preferirebbero guardare storie d'amore platoniche e/o romantiche sullo schermo. Troppe scene di sesso nei film e nelle serie TV di oggi?
Questa sembrerebbe essere l'opinione rappresentativa della generazione Z, secondo uno studio universitario americano dell'UCLA condotto su 1.500 giovani dai 10 ai 24 anni. Le persone intervistate desidererebbero vedere meno scene di sesso sullo schermo a favore di storie d'amore platoniche e/o romantiche. Secondo l'80% del campione, "la sessualità e il contenuto sessuale non sono necessari per far progredire l'intrigo di una serie o di un film". Solo gli individui di età superiore ai 13 anni hanno risposto alle domande più intime riguardo a contenuti espliciti.
La professoressa Yalda T. Uhls, che ha guidato lo studio, afferma che i giovani "vogliono vedere più relazioni diverse nei contenuti che guardano" per potersi identificare meglio con i personaggi e le situazioni. Aggiunge che la generazione Z soffre globalmente di "una pandemia di solitudine", è alla ricerca di "modelli da seguire nell'arte che consumano" e che Hollywood deve adattarsi "allo spettro delle relazioni che sta cambiando".
Sempre secondo la docente accademica, i giovani di oggi avrebbero meno rapporti sessuali rispetto ai loro genitori, mentre alcuni di loro preferirebbero addirittura rimanere single. Stephanie Rivas-Lara, una delle autrici dello studio, aggiunge che le questioni globali come la pandemia di Covid-19 e il riscaldamento globale hanno profondamente influenzato la visione delle relazioni della generazione Z:
"Gli adolescenti considerano i media come un 'terzo luogo' dove possono connettersi e sentirsi appartenenti - e con i titoli spaventosi sul cambiamento climatico, sulle pandemie e sulla destabilizzazione globale, ha senso che gravitino verso ciò che è loro più familiare in questi spazi."
Insomma, passate il messaggio a Sam Levinson, che dovrà apportare alcune modifiche alla terza stagione di Euphoria se vuole ancora parlare efficacemente alla generazione Z.
