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Marcello mio: tante idee, ma poco sviluppo

In occasione dell'uscita al cinema del film Marcello mio il 30 maggio, ecco la recensione di Marcello! Buona lettura!


Marcello mio: trama

Chiara Mastroianni vestita come il padre in 8½
Chiara Mastroianni vestita come il padre in 8½

Colta da una crisi artistica e personale, l'attrice Chiara Mastroianni decide di impersonare in tutto e per tutto suo padre Marcello, decidendo di vestirsi e di assomigliare nell'aspetto e nei modi a com'era quest'ultimo nei suoi film e di farsi chiamare come lui. Tra passeggiate notturne  e svariati incontri tra familiari e amici, con Parigi, Roma e Formia a fare da sfondo, Chiara cercherà di far rivivere l'amato padre, alla ricerca di sé stessa e di cosa il suo Marcello abbia rappresentato per lei.



Un girotondo pieno di cuore, ma che non porta da nessun parte

Chiara Mastroianni in una scena del film
Chiara Mastroianni in una scena del film

Film celebrativo, pensato per omaggiare un simbolo del cinema italiano e internazionale come Marcello Mastroianni nell'anno del centenario della nascita, Marcello mio vuole essere innanzitutto un esperimento, un'esperienza metacinematografica nostalgica ed evocativa che fa sorridere, soprattutto, e ci mancherebbe altro, noi italiani, nel tentativo di far rivivere il Marcello attore e il Marcello reale attraverso la presenza fisica e le azioni della figlia Chiara. L'intenzione affettuosa e romantica c'è, il trasporto dei personaggi anche, in primis della stessa Chiara, affascinante nel costume simbolo di  (1963) e in certe scene totalmente identica al padre, così come la madre, l'attrice Catherine Deneuve, compagna di vita di Marcello, ma il film non arriva mai ad avere realmente un'identità ben definita, e lo scopo celato dietro ad esso, ovvero perché Chiara voglia far rivivere il padre attraverso di lei, davvero non si riesce a comprendere, finendo per essere un girotondo che non porta da nessuna parte, tra tante carne al fuoco e tematiche che rimangono sulla superficie - l'identità di Chiara, la mancanza di un rapporto duraturo col padre e la sua totale immedesimazione con esso - senza venire realmente approfondite. Chiara sta forse vivendo una crisi d'identità? Il suo tentativo di far rivivere il padre attraverso di lei è frutto di un conflitto interiore dato il suo esclusivo status di "figlia di grandi artisti" e non di Chiara? O semplicemente le manca il padre? A queste e altre domande non vengono fornite risposte e due ore di visione portano ad avere più dubbi che altro sull'effettivo obiettivo del film, su che scopo avesse o che specifico messaggio volesse trasmettere.


Un'occasione sprecata

Chiara Mastroianni sulla spiaggia di Formia
Chiara Mastroianni sulla spiaggia di Formia

Marcello mio, in definitiva, è uno di quei film innegabilmente dotati di grande cuore e che può sicuramente piacere al pubblico generalista,  un soggetto incredibilmente interessante, ma di cui non è stato sfruttato appieno il potenziale, finendo per risultare, e con dispiacere, un'occasione sprecata.

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Marcello! è una testata giornalistica dedicata ai veri cinefili. A tutti coloro che amano il buio della sala cinematografica, l'odore dei pop-corn e la magia del grande schermo. Insomma, a tutti coloro che non riuscirebbero a vivere senza la settima arte.   

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