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Nuovo Olimpo: il cinema come ritrovo d'amore

Ormai a una decina di giorni dall'uscita del film, possiamo dire senza indugio che sia la trama, sia il cast ci ha colpiti in modo particolare. Nuovo Olimpo, l'ultimo film di Ferzan Özpetek rilasciato da Netflix il primo di novembre, ci ha regalato uno squarcio di amore puro, genuino, il primo amore che si protrae nel tempo e si percepisce nell'aria anche quando non lo si vede. È la storia di Enea (Damiano Gavino) e Pietro (Andrea di Luigi), due giovani che nel 1978 s'incontrano per caso ad un ritrovo clandestino di omosessuali al cinema Nuovo Olimpo di Roma e fin da subito provano una forte attrazione. Per Pietro è la prima esperienza, quindi è interessante quanto la tensione generale dia forza alla storia.


Enea e Pietro

Curiosa è la struttura temporale del film, che comincia appunto nel '78, procede nell'88, a seguito nel '93 e infine nel 2015. Questo ci tiene sulle spine riguardo l'evoluzione della loro storia. Difatti, a causa di una manifestazione antifascista nel '78, nel marasma della città, i due si perdono. E dieci anni dopo, i due protagonisti avranno due vite ben diverse: Enea ha incontrato un nuovo amante, Antonio (Alvise Rigo), mentre Pietro è diventato un medico e ha sposato Giulia (Greta Scarano). Quello che è chiaro fin da subito, però, è che i due non si sono dimenticati. Infatti, attraverso alcuni espedienti narrativi in cui il destino si mostra beffardo, il regista ci mostra una storia fatta di coincidenze mancate, di incontri imprevisti e di scelte determinanti che non riescono comunque a cancellare la potenza di questo amore.


Pietro, Giulia e il sesto senso

Sempre il caso – o la vita – vuole che nel 2015 i due si incontrino per davvero, in circostanze veramente particolari che daranno inizio a un nuovo capitolo


Ené chi s'è voluto bene non si lascia mai, c'è sempre, anche se non lo vedi, e tu dirai "ci siamo visti poco, non ci siamo frequentati"... e che vuol dire! Non è il quanto, è il come...è il riconoscersi. È l'intensità di un incontro che fa 'na storia.



Queste sono le parole di Titti, che ci fanno riflettere molto su quanto la vita a volte ci lanci dei segnali, ben visibili o nascosti che siano, che ci fanno capire chi ci ha voluto bene davvero.


Inutile dire che questo film trasmette amore a ogni fotogramma, interpretandone le sfaccettature più uniche e singolari. Avvolgente come del resto lo è tutta la cinematografia di Özpetek ci regala un viaggio immersivo all'interno di più storie in una; viaggio da cui si esce senza dubbio arricchiti.


Per cui, inutile dire che vi consigliamo di inserirlo nella to watch list.


E se non vi fosse bastate e aveste voglia o bisogno di storie d'amore simili, correte a recuperare anche Estranei e il nostro articolo sul film qui.






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Marcello! è una testata giornalistica dedicata ai veri cinefili. A tutti coloro che amano il buio della sala cinematografica, l'odore dei pop-corn e la magia del grande schermo. Insomma, a tutti coloro che non riuscirebbero a vivere senza la settima arte.   

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