Parasite di Bong Joon-Ho: un film spietatamente bello
Parasite è il nuovo film di Bong Joon-Ho vincitore della Palma d’oro quest’anno a Cannes. Ecco perché dovreste immediatamente mollare tutto e fiondarvi in un cinema per scoprire un film unico nel suo genere.
Due anni dopo la sua prima visita in Costa Azzurra, Bong Joon-Ho, maestro della suspense e -da adesso- dell’humour- riesce a portare in Corea la Palma d’oro grazie a Parasite.
Trama Maestri nell’arte dell’arrangiarsi e nell’arte della truffa, Ki-taek, sua moglie e i loro due figli vivono ammassati in uno scantinato nella periferia di una megalopoli Coreana, cercano di tirare avanti grazie ai loro costanti escamotages. Le loro vite però, cambieranno radicalmente nel momento in cui il loro figlio Ki-woo, diventa insegnate di ripetizioni alla primogenita di una ricca famiglia benestante: i Park. Presto, sarà raggiunto da sua sorella, poi dai genitori, i quali si renderanno presto indispensabili e fondamentali per la famiglia Park, fino a quando il loro piano perfetto non avrà qualche piccolo problema.
Brillante sotto tutti i punti di vista, dalla scrittura all’interpretazione, Parasite è ancora più intrigante quando tutto degenera. Un mix perfetto tra commedia, trhiller e slapstick commedy.
Parasite è effettivamente esilarante. In sala tutti hanno riso di buon gusto tra un sussulto e l’altro. Bong Joo-Ho gioca con il sarcasmo per costruire i suoi personaggi all’interno di un quadro sociale descritto nei suoi minimi dettagli. Ad avvalorare il tutto, Parasite non si può definire come un film politicamente corretto, ed è forse questo che lo rende ancora più piacevole e sottile. Nello stesso tempo però, Bong Joo-Ho decide di porre l’attenzione sul mal funzionamento di una società classista che conosce fin troppo bene, criticandola con cinismo.
Parasite stravolge qualsiasi genere. Il maestro coreano passa in rassegna tutti i registri possibili, da burlesque al thriller, dalla commedia all’horror e -mio avviso- è questo il più grande pregio di Parasite. Nessuna caduta di stile. Nessun eccesso. I cambi di registro si incastrano alla perfezione conferendo un ritmo unico, e uno stile inconfondibile.
Finalmente un film che riesce ad incastrare perfettamente arte e intrattenimento.
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