Perfect Days: un inno poetico alla quotidianità della vita
In occasione dell'uscita nelle sale italiane di Perfect Days il 4 gennaio, ecco la nostra recensione del film premiato con la Palma d'oro al miglior attore al Festival di Cannes 2023. Buona lettura!
Perfect Days: trama
Hirayama è un uomo anziano e silenzioso che ogni mattina di ogni giorno vive la sua quotidiana routine: si sveglia, dà acqua alle piante, sale sul suo furgoncino e va al lavoro in qualità di addetto alle pulizie per i bagni pubblici di Tokyo. Nella sua vita c'è spazio per molte passioni: dalla lettura, alla fotografia, alla musica rock anni '70 , e a tutte Hirayama si dedica con efficienza e devozione. A poco a poco interagiamo con il suo mondo, le sue abitudini e le poche persone care che gli sono vicino, venendo a contatto con uno stile di vita sobrio, dignitoso e in armonia con il mondo.
Una vita semplice, di calma e di pace
Sulle note di Perfect Days di Lou Reed, così come di molte altre note canzoni del panorama rock mondiale, il regista Wim Wenders ci immerge in una storia fatta di silenzi e di ellissi, di scarni dialoghi e di atmosfere sospese nel tempo. La vita di Hirayama è un vita dai ritmi sempre calmi e placidi, come il film stesso, generante un senso di tranquillità e di pace, reso possibile anche dalla tenue e delicata interpretazione di Kōji Yakusho, premiato come miglior attore al Festival di Cannes 2023 in un ruolo in cui gli sguardi profondi sul mondo che lo circonda valgono più di mille parole. La narrazione si presenta volutamente enigmatica e misteriosa, non indagando fino in fondo il passato del protagonista, ma lasciando che siano le sue azioni a parlare per suo conto, mostrandoci uno degli aspetti fondamentali della società giapponese: il senso del dovere verso il proprio lavoro e, in questo particolare caso, di ciò che si ama fare, ovvero inseguire le proprie passioni, poiché è da esse che traiamo godimento e il senso di rinnovamento del nostro esistere. Una pellicola, in definitiva, che sembra ispirarsi al mondo sobrio e quieto descritto nelle opere del mangaka Jirō Taniguchi, uno slice of life pieno di dolcezza, e forse anche di qualche rimpianto, che insegna a godere della vita e di tutte le bellezze contenute in essa.
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