Povere creature!: tracciare la rotta verso la propria libertà
In occasione dell'uscita in sala del film Povere creature! il 25 gennaio, ecco la nostra recensione. Buona lettura!
Povere creature!: trama
Vincitore del Leone d'oro al Festival di Venezia 2023 e adattamento dell'omonimo romanzo di Alaisdair Gray, il nuovo film di Yorgos Lanthimos, ambientato durante un'epoca tardo vittoriana dai toni steampunk, racconta la storia di Bella Baxter, un "esperimento scientifico", una donna trovata cadavere sulle rive di un fiume e a cui il Dottor Godwin Baxter, novello Frankenstein, ha ridato la vita trapiantandole il cervello del neonato che portava in grembo. Desiderosa di libertà e di emancipazione, Bella fuggirà con l'avvocato Duncan Wedderburn alla ricerca di una nuova vita, tracciando la la rotta per sé stessa e per tutte le donne.
Un viaggio alla ricerca di sé stessi
A cinque anni di distanza da La favorita (2018), Lanthimos torna al cinema con un film più pop e accessibile rispetto alle altre pellicole da lui dirette, più mainstream e pensato per un pubblico più ampio, mantenendo comunque la sua oramai riconoscibile impronta stilistica, soprattutto quella grottesca, che tanto ha contraddistinto i suoi prodotti migliori, da Dogtooth (2009) a The Lobster (2015). Un film con un messaggio femminista misurato che trascende il tempo e le epoche, facendosi più che mai moderno e attuale in ogni realtà e contesto. Un viaggio di formazione che conduce alla conoscenza, al progresso e all'acquisizione dei propri diritti in quanto donna ed essere umano, attraverso la scoperta della sessualità, delle emozioni, del bene, del male e del mondo che ci circonda. Ricco di macabro umorismo e di verve, grazie alle interpretazioni fenomenali di tutto il cast, da Emma Stone a Mark Ruffalo fino a Willem Dafoe, Povere creature! si conferma come uno dei migliori film del 2023, non il migliore di Lanthimos, ma indubbiamente una pellicola di alto valore filosofico e sociale, che insegna l'universalità del desiderio e della lotta di ogni individuo per la propria libertà.
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