Pubblicità e monetizzazione della condivisione delle password: il futuro di Netflix
È ufficiale: Netflix sta facendo un passo verso la pubblicità.
Netflix sta lavorando "attivamente" alla sua nuova offerta più economica con la pubblicità, prevista in aggiunta agli abbonamenti esistenti, hanno dichiarato martedì i funzionari della piattaforma in Italia, durante un incontro con i giornalisti.
Il gigante dello streaming, che in precedenza aveva difeso un modello ad-free, ha annunciato questo cambiamento ad aprile dopo aver subito una perdita di 200.000 abbonati nel primo trimestre rispetto alla fine del 2021, la prima in dieci anni. A maggio, il New York Times ha riportato l'intenzione dell'azienda di lanciare il nuovo servizio negli ultimi tre mesi del 2022, citando una nota interna.
"Non abbiamo ancora un calendario preciso", ha dichiarato Anne-Gabrielle Dauba-Pantanacce, direttore delle comunicazioni di Netflix per la Francia, che ha rimandato la stampa alle "ultime dichiarazioni di Ted Sarandos", amministratore delegato di Netflix, rilasciate la scorsa settimana ai Cannes Lions, un importante evento pubblicitario. "Ci stiamo lavorando attivamente, [...] è una priorità, questa idea di dare ai nostri abbonati più opzioni in un contesto di alta inflazione", ha detto.
Dal catalogo alle tariffe, "nulla è ancora deciso", ha aggiunto, riferendosi a un'offerta iniziale "sicuramente molto diversa da quella che proporremo nel lungo periodo, il tempo per poter innovare, testare e concepire ciò che potrà sia valorizzare i nostri contenuti sia rispettare i nostri membri".
Leggi anche: "Léa Seydoux si unisce al cast di Dune 2"
All'ordine del giorno c'è anche la monetizzazione della condivisione delle password. Se quasi 222 milioni di famiglie pagano un abbonamento, gli account sono condivisi con più di 100 milioni di altre famiglie che non sono abbonate al servizio, secondo Netflix.
