Scream 7, Melissa Barrera fuori dalla produzione per aver sostenuto la Palestina sui suoi social media

Gli studi Spyglass hanno giustificato la loro decisione sottolineando il carattere "antisemita" dei post dell'attrice principale degli ultimi due film della saga.

Colpo di scena a Hollywood: dopo Susan Sarandon, abbandonata dalla sua agenzia dopo un'apparizione durante una manifestazione pro-Palestina, è ora il turno di Melissa Barrera di essere sanzionata a seguito dell'espressione del suo sostegno al popolo palestinese.

Come ha annunciato il media Variety, l'attrice è stata esclusa dal prossimo film della saga Scream, ovvero Scream 7, a causa di post che definivano il territorio di Israele come un paese "colonizzato" e facevano supposizioni su un pregiudizio dei media a favore della narrazione israeliana.

"I media occidentali mostrano solo il lato [israeliano]. Perché fanno così? Lascio a voi dedurlo" e "Attualmente Gaza è trattata come un campo di concentramento", ha condiviso in particolare l'attrice. Dall'altra parte, contattata dal media Variety, la casa di produzione Spyglass ha smentito di aver escluso Melissa Barrera per il suo sostegno alla Palestina, bensì per il carattere "antisemita" delle sue dichiarazioni.

"La posizione di Spyglass è inequivocabile: non tolleriamo alcun antisemitismo o istigazione all'odio in qualsiasi forma, inclusi riferimenti falsi al genocidio, alla pulizia etnica, alla distorsione dell'Olocausto o a qualsiasi altra cosa che oltrepassi palesemente la linea del discorso d'odio."

L'attrice non si è ancora espressa sulla questione, mentre Christopher Landon, che dirigerà il prossimo film della saga, ha condiviso (in un post su Twitter oggi rimosso): "Tutto fa schifo. Smettetela di urlare. Questa non è stata una mia decisione."