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The Guilty: Jake Gyllenhaal risponde al telefono nel nuovo dilm di Antoine Fuqua

Quando si tratta di film sulla polizia, Jake Gyllenhaal e Antoine Fuqua sembrano essere la coppia perfetta. Gyllenhaal ha il fantastico thriller poliziesco d’azione End Of Watch nel suo curriculum, mentre Fuqua si può vantare per essere il regista di Training Day, classico filmone d’azione americano. Come quest’ultimo, The Guilty – un remake dell’omonimo dramma danese candidato all’Oscar 2018 – si concentra su un poliziotto instabile. E mentre si avvicina alla pellicola originale replicando l’ambientazione in un singolo set, c’è però abbastanza freschezza nel suo nuovo lavoro, insieme a una straordinaria performance del protagonista, per giustificare questa versione americanizzata.

Anche prima della fatidica telefonata, che ne costituisce la premessa, The Guilty fa bene a metterci nello spazio mentale di Joe Baylor (Gyllenhaal). Tra dolorosi mal di testa, una separazione dalla sua famiglia e una polemica indefinita di cui i giornalisti non smetteranno di chiamarlo fino alla fine, è chiaro che sta già vivendo una giornata terribile. La situazione peggiora in modo esponenziale quando riceve una chiamata dall’angosciata Emily Lighton ( Riley Keough ), che afferma di essere stata rapita da suo marito Henry ( Peter Sarsgaard ). In poco tempo, Baylor giura che salverà Emily e sua figlia di sei anni, anche se conosce solo pezzi del quadro completo.

Il film raggiunge il suo apice quando Baylor è impegnato in numerose chiamate emotivamente stressanti, mentre la sceneggiatura di Nic Pizzolatto si cosparge lentamente di dettagli importanti mentre aumenta la curiosità di capire cosa stia turbando nel profondo il giovane poliziotto. A questo proposito, ad aumentare la suspense è un immenso incendio che tiene occupati numerosissimi soccorsi durante la sequenza narrativa. Lentamente, mano a mano che The Guilty ci lascia frammenti sparsi di informazioni capiamo che Baylor è stato retrocesso da poliziotto della stradale ad operatore del call center.

THE GUILTY: JAKE GYLLENHAAL as JOE BAYLER. CR: NETFLIX © 2021.

Niente di tutto questo funzionerebbe senza un protagonista convincente al centro di The Guilty  e Gyllenhaal, effettivamente, riesce a dare il meglio di sé. Si impegna completamente nella natura irascibile di Baylor fin dall’inizio, ma c’è una corrente sotterranea di disperazione che cresce man mano che apprendiamo di più sulla sua situazione personale e sul caso di Emily. Man mano che queste due narrazioni convergono, anche Gyllenhaal aumenta la sua intensità nella narrazione. Il risultato è davvero incredibile.

Tutto sommato, The Guilty vale la pena di essere visto, soprattutto per il suo ritmo vivace e la durata relativamente breve. È un thriller solido, con una grande performance di Gyllenhaal, alcuni divertenti (anche se un po’ prevedibili) colpi di scena e non molto altro. Quindi, se state cercando qualcosa di interessante da guardare su Netflix mentre siete in grado di controllare il vostro telefono ogni tanto senza sentirvi in colpa, questo film dovrebbe riempire quel piccolo spazietto.


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Marcello! è una testata giornalistica dedicata ai veri cinefili. A tutti coloro che amano il buio della sala cinematografica, l'odore dei pop-corn e la magia del grande schermo. Insomma, a tutti coloro che non riuscirebbero a vivere senza la settima arte.   

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